CONSULENZA PERSONALE
SELF-HARMING

Un esempio

..La paziente si mangiava, sino a farsi sanguinare, le pellicine delle dita, inoltre si grattava con le unghie i talloni fino a scorticarli; cosiccome, ogni tanto si bucava con degli aghi il palmo della mano, producendosi dolorose ferite….tale disturbo oltre che essere per lei incontrollabile e fastidioso, anche se piacevole nella sua esecuzione, le creava molti problemi nelle relazioni interpersonali, in quanto vergognandosi di ciò ella tendeva a evitarle…

Tratto da “Oltre i limiti della paura”di Giorgio Nardone presente in bibliografia

La domanda “Se le tue ferite potessero parlare cosa direbbero?”, consente di comprendere meglio questi comportamenti che potrebbero apparire irrazionali se analizzati solo attraverso la logica ordinaria. La risposta ottenuta permette allo stesso tempo di orientare la terapia in scenari che sono molto diversi tra loro. Recenti casi di cronaca legati al blue whale, gioco che ha portato al suicidio di diversi adolescenti in tutto il mondo, hanno visto come prove da superare , prima di commettere questo atto estremo, alcune legate proprio al farsi delle incisioni o atti di autolesionismo.